Tutti i giorni il Gruppo AMAG viene messo sotto accusa: incompetenza, mancanza di un piano strategico, posti di lavoro a rischio (e quindi si sciopera). Ora si ricevono accuse pure di danno erariale sulla cessione di Alegas, tralasciando il fatto che è stata realizzata da precedenti amministrazioni. Accuse mosse spesso senza conoscere i fatti o, peggio ancora, distorcendo la verità a colpi di slogan solo per dimostrare il proprio esistere, altrimenti non palpabile nei fatti e nelle proposte.

Si parte da AMAG che era in rilevanti difficoltà gestionali e organizzative, e quindi finanziarie, a causa di:

  • investimenti insufficienti;
  • mancati incassi dei crediti;
  • gestione manageriale non sempre all’altezza;
  • gestione del personale spesso caratterizzata da passaggi di categoria e aumenti a pioggia, di cui tutti trasversalmente erano contenti.

Il team aziendale, col supporto fondamentale della società di consulenza MoveOnTeam, ha compiuto un’importante operazione: il Gruppo è stato riorganizzato e ristrutturato in tutte le attività e tutti i processi, compresi quelli amministrativi, di pianificazione e di controllo senza aver perso posti di lavoro.

Nelle ultime settimane si è anche ultimata l’organizzazione del personale. Oggi, ad esempio, la Capogruppo è una holding davvero finanziaria, non più un ibrido di servizi.

Il Gruppo AMAG è oggi certamente più organizzato ed efficiente, anche se recuperare gli anni persi non è possibile. Invece di apprezzare questi risultati, molti sperano in un ritorno al passato con elargizioni di premi, assunzioni e passaggi di categoria, senza tener conto dello stato della cassa, fatti che hanno contribuito a rendere il Gruppo finanziariamente meno solido.

Per questo si è reso inevitabile la cessione di quote delle nostre aziende ai privati, come avvenuto con Alegas prima, e, oggi, con le prossime gare sulla raccolta rifiuti e sul gas.

A tal proposito, è utile ricordare che AMAG opera in house providing e quindi che le scelte strategiche sul futuro non sono competenza dei suoi Amministratori: sono definite dall’Azionista di riferimento, in questo caso il Comune di Alessandria, che con precisi atti di indirizzo ha deciso di mettere in gara la cessione del 90% di AMAG Reti Gas e del 49% di AMAG

Ambiente. Quanto all’idrico, nei prossimi due anni la scelta sarà tra una società consortile tutta pubblica e una gara a doppio oggetto per l’ingresso di privati.

Riteniamo poco produttivo continuare a criticare gli attuali Amministratori e i consulenti che hanno salvato questo Gruppo, alimentando la continua paura della perdita dei posti di lavoro; sarebbe invece davvero importante collaborare proattivamente, nel rispetto dei ruoli, supportando l’Azionista con proposte volte a creare sviluppo e valore per i cittadini.

 

Per contatti:

Gruppo AMAG – Ufficio Comunicazione
ufficio.stampa@gruppoamag.it