Riportare il ciclo dei rifiuti ai fasti Amiu degli anni ‘70 e ‘80: è l’impegno del presidente Amag Ambiente, Claudio Perissinotto, che si fa portavoce delle esigenze degli Alessandrini e non solo:
– Gli alessandrini torneranno a essere fieri di avere una città finalmente pulita; Amag Ambiente servirà con lo stesso impegno anche i 27 Comuni del Consorzio di Bacino.
Importante l’investimento, 2 milioni e 800 mila euro su mezzi, bidoni, isole ecologiche, ma anche per la manutenzione dei mezzi e per la tutela della salute degli addetti.
Si parla di un nuovo modo di pensare il ciclo dei rifiuti partendo dalla raccolta differenziata, con modalità meglio calibrate sulla città, focalizzandosi su determinate zone e anche su determinati rifiuti
Le buone prospettive della nuova Utility sono testimoniate anche dall’apertura ottenuta dagli istituti di credito: 2 milioni e mezzo da Unicredit e altrettanti da Bpm, con un tempo di 6 anni per rientrare e raggiungere il pareggio.
E si risolve anche la situazione provvisoria dei 192 lavoratori in forze all’Amiu, che transiteranno nella nuova società con continuità, senza cioè uscita e nuovo ingresso: – Spero che tutti si sia consapevoli che quest’operazione rappresenta la svolta. Anche per i dipendenti di Amiu, sottolinea Mauro Bressan, Amministratore della società, che non nega la necessità di trovare “un recupero dell’efficienza”, migliorando i servizi, ammodernando i mezzi e la strumentazione.
– Prevediamo uno sviluppo dei servizi sia in senso geografico, venendo a servire una realtà territoriale più vasta, sia nel senso della specializzazione dei servizi offerti. L’esperienza di Aral nella tutela dell’ambiente si armonizzerà con le capacità acquisite dei lavoratori Amiu: un piano di sviluppo efficace deve saper integrare e coordinare l’intera filiera ambientale, dalla tutela del territorio agli interventi di raccolta e smaltimento rifiuti, precisa Perissinotto.
Evidenti, per Amag, i vantaggi di un organismo di filiera, che risponda in toto alle esigenze dei cittadini nel campo della tutela dell’ambiente, della raccolta dei rifiuti, della gestione delle acque, inglobando infine anche i servizi di commercializzazione e distribuzione di gas ed energia elettrica:
– Le Multiutility – aggiunge Mauro Bressan – non accorpano ma armonizzano i servizi indispensabili per il benessere e lo sviluppo di una comunità. La gestione integrata delle reti idriche, della distribuzione del gas, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, sono strategici sotto il doppio profilo dell’economicità e dell’attenzione a politiche di sostenibilità ambientale. La possibilità di operare in più settori tramite le stesse risorse, quando possibile, impedisce il lievitare dei costi.
E conclude – Ed è anche strategica rispetto all’ambiente, perché lavora con la consapevolezza di erogare servizi indispensabili per i cittadini ma ad alto impatto ambientale: le Multiutility hanno dalla loro l’eredità delle municipalizzate, quindi un contatto diretto con i territori di appartenenza, grazie anche alla partecipazione delle amministrazioni comunali. L’idea stessa di Multiutility favorisce l’adozione di concrete misure a tutela dell’ambiente, perché consente di gestire servizi contigui e spesso associati che, se adeguatamente monitorati, consentono di abbattere l’impatto ambientale complessivo.