depuratore di Acqui_2È tempo di bilanci per il progetto di ammodernamento dell’impianto di depurazione di Acqui Terme che raccoglie le acque reflue provenienti dalla rete fognaria cittadina e dintorni.

Mercoledì 22 agosto una delegazione, istituzionale e tecnica, ha visitato l’impianto, sito in regione Fontanelle. Il Sindaco Lorenzo Lucchini, l’Assessore all’Ambiente Maurizio Giannetto il Dirigente della Direzione Ambiente della Provincia di Alessandria Claudio Coffano e il direttore dell’Ato6 Adriano Simoni hanno potuto constatare lo stato dell’arte dei lavori.

Oggi siamo qui – commenta il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini per vedere come procedono i lavori di potenziamento del depuratore che consentirà ad Acqui Terme di avere le carte in regola per innalzare la qualità delle proprie acque. Questo impianto, completamente tecnologico e moderno, garantirà un’alta resa depurativa e qualificherà le acque del nostro territorio come eccellenti.”

Un’opera – continua il sindaco della città termale – che non nasce dall’oggi al domani. È frutto di un profuso impegno di molte persone, e sono felice di poterle ringraziare pubblicamente. Molto spesso ci si riduce a occasioni formali come un’inaugurazione o un sopralluogo per essere riconoscenti, ma è importante ricordare che queste persone garantiscono servizi essenziali per la nostra comunità. Quello della depurazione è un settore cruciale, essenziale e strategico, perché dal buon funzionamento della depurazione dipende la qualità dell’acqua che restituiamo all’ambiente dopo averla utilizzata e un ambiente sano garantisce il miglioramento della qualità della nostra vita. Per Acqui Terme rappresenta un importante investimento rivolto al futuro.”

A illustrare i dati, l’ing. Mauro Bressan, Amministratore Unico di AMAG Reti Idriche, la società che gestisce il Servizio Idrico Integrato in una vasta area tra l’Alessandrino, l’Acquese, la Valle Bormida e la Langa Astigiana.

Più di 2 milioni di euro, in parte messi a disposizione dalla Regione Piemonte, sono stati investiti per rinnovare questo impianto. L’impianto è progettato per trattare da 600 mc/ora fino ad oltre 1.500 mc/ora, garantendo sempre i trattamenti primari, quali la grigliatura grossolana, la grigliatura fine e la sedimentazione della sabbia, anche in caso di forti piogge.”

In termini tecnici, sono stati realizzati:

  • un nuovo sollevamento iniziale delle acque reflue con trattamenti primari potenziati (grigliatura grossolana e fine e dissabbiatura);

  • un capannone insonorizzato per i compressori dell’aria utile ad azzerare le emissioni acustiche

  • l’adeguamento delle tre vasche per i trattamenti ossidativi

  • una nuova vasca per il trattamento dei fanghi

  • una nuova vasca di sedimentazione

  • l’ampliamento del comparto di disinfezione finale

Il nuovo impianto dispone di tecnologie all’avanguardia che riducono l’impatto ambientale e i consumi energetici e consentono di sopperire al fabbisogno di depurazione delle acque reflue per i prossimi decenni. “Per chi vive nella zona, il nuovo impianto garantisce un notevole miglioramento ambientale perché abbatte le emissioni odorigene e acustiche, in passato oggetto di proteste da parte dei residenti” commenta l’ing. Bressan.

L’impianto è attualmente in fase di avviamento e gestione provvisoria – continua l’AU di AMAG Reti Idriche – Significa che il ciclo biologico del processo di depurazione è attivo e nei prossimi sei mesi saranno completate le opere accessorie ed eseguiti i collaudi per arrivare al funzionamento a pieno regime entro fine anno”.

Le nuove linee di depurazione utilizzano la metodologia a ‘cicli alternati’ per rimuovere l’azoto, grazie alla quale le fasi di nitrificazione e denitrificazione dei fanghi sono condotte nella stessa vasca, mentre in passato ogni processo utilizzava una vasca dedicata. I cicli alternati consentono un notevole risparmio di energia e di spazio e una diminuzione dei fanghi in uscita.

Grazie a questo intervento, vengono rispettati tutti i parametri previsti dalla normativa – inclusi quelli particolarmente stringenti dell’abbattimento dell’azoto e fosforo – prima che le acque reflue, ormai depurate, vengano reimmesse nei corpi idrici.

Il Gruppo AMAG e le sue società gestiscono il capitale naturale, cioè risorse chiave come l’ambiente, l’energia, l’acqua – conclude l’ing. Bressan – Siamo costantemente impegnati in un processo di innovazione, finalizzato alla sostenibilità ambientale e all’efficientamento energetico, come dimostra questo progetto.”

Di seguito il servizio video realizzato da Radio Gold.