Una nuova ondata di calore è in arrivo sulla nostra penisola: Caronte, che ci terrà compagnia, secondo le previsioni, almeno fino al 23 luglio. È importante, quindi, non farsi cogliere impreparati. Tra le avvertenze fondamentali, bere molto per non disidratarsi: consumare almeno 2 litri di acqua al giorno è fondamentale per il nostro benessere.
Il consiglio ulteriore è scegliere l’acqua di rubinetto, una scelta per la nostra salute valida tutto l’anno. L’acqua dell’acquedotto è buona, sicura, economica ed a km zero: il suo consumo abbatte i costi per il trasporto dell’acqua in bottiglia e lo smaltimento dei rifiuti in plastica o vetro. L’Italia ha il consumo procapite annuo di acque in bottiglia più alto al Mondo, nonostante l’acqua degli acquedotti abbia una qualità media eccellente. Per l’imbottigliamento delle acque minerali ogni anno sono utilizzate 350.000 tonnellate di plastica, 6 miliardi di bottiglie, corrispondenti a 665.000 tonnellate di petrolio con una emissione di 910.000 tonnellate di CO2 (solo una piccola percentuale delle acque in bottiglia viene distribuita in bottiglie di vetro – fonte: legambiente). Viaggiando poi su camion per l’85% dei casi, l’inquinamento dell’aria, che in Piemonte e ad Alessandria è significativo, è una diretta conseguenza evitabile. La qualità di quel che respiriamo dipende anche da noi e potrebbe migliorare molto anche solo cambiando questa piccola abitudine: senza contare il risparmio economico individuale, considerata la differenza di prezzi.
In caso di dubbi, la qualità dell’acqua potabile può essere verificata consultando il sito www.gruppoamag.it, per l’acqua distribuita in tutti i 57 Comuni soci dell’acquedotto alessandrino, che esegue, nel suo Laboratorio, oltre 2.000 analisi di controllo all’anno.
Insieme ai consigli sul consumo, quelli per evitare gli sprechi: l’acqua è sempre più scarsa. Tra 15 anni il Pianeta si troverà ad affrontare un calo del 40% della disponibilità d’acqua, a meno che non venga migliorata in modo significativo la gestione di questa risorsa: l’allarme arriva dal rapporto 2015 ‘World Water Development’ dell’Onu.
Nel periodo estivo, le criticità aumentano: scarsità di piogge ed aumento dei consumi per innaffiare orti e giardini, o per le piscine, riducono la disponibilità di acqua potabile nelle zone collinari e montuose. In questo quadro, rientrano anche le misure poste in atto dall’Amag per limitare i disagi dovuti alla diminuzione dell’acqua disponibile in Valle Bormida.
A Merana e Pareto, in particolare, in collaborazione con i Sindaci, si è dovuti ricorrere alle autobotti ed al rifornimento diretto delle vasche dell’acquedotto, ma l’emergenza è stata superata senza troppi disagi. Disagi che tuttavia potrebbero ripresentarsi, in mancanza di misure contro gli sprechi, sia a livello collettivo che individuale.
Il consumo di acqua potabile tra le mura domestiche influisce in modo significativo anche su quello energetico (si pensi all’acqua calda): ridurre lo spreco di acqua significa abbassare i costi economici e ambientali legati non solo al suo consumo, ma anche all’energia e alle emissioni collegate. Il nostro ruolo di cittadini è determinante per consumare meno acqua e soprattutto per consumarla meglio evitando lo spreco e le ”cattive” abitudini d’uso.
Di seguito alcuni piccoli ma importanti suggerimenti su come evitare anche tra le mura domestiche lo spreco d’acqua, con conseguenze sull’ambiente e anche sul portafoglio, per assicurare acqua al nostro futuro risparmiando anche sulla bolletta.
Il consiglio ulteriore è scegliere l’acqua di rubinetto, una scelta per la nostra salute valida tutto l’anno. L’acqua dell’acquedotto è buona, sicura, economica ed a km zero: il suo consumo abbatte i costi per il trasporto dell’acqua in bottiglia e lo smaltimento dei rifiuti in plastica o vetro. L’Italia ha il consumo procapite annuo di acque in bottiglia più alto al Mondo, nonostante l’acqua degli acquedotti abbia una qualità media eccellente. Per l’imbottigliamento delle acque minerali ogni anno sono utilizzate 350.000 tonnellate di plastica, 6 miliardi di bottiglie, corrispondenti a 665.000 tonnellate di petrolio con una emissione di 910.000 tonnellate di CO2 (solo una piccola percentuale delle acque in bottiglia viene distribuita in bottiglie di vetro – fonte: legambiente). Viaggiando poi su camion per l’85% dei casi, l’inquinamento dell’aria, che in Piemonte e ad Alessandria è significativo, è una diretta conseguenza evitabile. La qualità di quel che respiriamo dipende anche da noi e potrebbe migliorare molto anche solo cambiando questa piccola abitudine: senza contare il risparmio economico individuale, considerata la differenza di prezzi.
In caso di dubbi, la qualità dell’acqua potabile può essere verificata consultando il sito www.gruppoamag.it, per l’acqua distribuita in tutti i 57 Comuni soci dell’acquedotto alessandrino, che esegue, nel suo Laboratorio, oltre 2.000 analisi di controllo all’anno.
Insieme ai consigli sul consumo, quelli per evitare gli sprechi: l’acqua è sempre più scarsa. Tra 15 anni il Pianeta si troverà ad affrontare un calo del 40% della disponibilità d’acqua, a meno che non venga migliorata in modo significativo la gestione di questa risorsa: l’allarme arriva dal rapporto 2015 ‘World Water Development’ dell’Onu.
Nel periodo estivo, le criticità aumentano: scarsità di piogge ed aumento dei consumi per innaffiare orti e giardini, o per le piscine, riducono la disponibilità di acqua potabile nelle zone collinari e montuose. In questo quadro, rientrano anche le misure poste in atto dall’Amag per limitare i disagi dovuti alla diminuzione dell’acqua disponibile in Valle Bormida.
A Merana e Pareto, in particolare, in collaborazione con i Sindaci, si è dovuti ricorrere alle autobotti ed al rifornimento diretto delle vasche dell’acquedotto, ma l’emergenza è stata superata senza troppi disagi. Disagi che tuttavia potrebbero ripresentarsi, in mancanza di misure contro gli sprechi, sia a livello collettivo che individuale.
Il consumo di acqua potabile tra le mura domestiche influisce in modo significativo anche su quello energetico (si pensi all’acqua calda): ridurre lo spreco di acqua significa abbassare i costi economici e ambientali legati non solo al suo consumo, ma anche all’energia e alle emissioni collegate. Il nostro ruolo di cittadini è determinante per consumare meno acqua e soprattutto per consumarla meglio evitando lo spreco e le ”cattive” abitudini d’uso.
Di seguito alcuni piccoli ma importanti suggerimenti su come evitare anche tra le mura domestiche lo spreco d’acqua, con conseguenze sull’ambiente e anche sul portafoglio, per assicurare acqua al nostro futuro risparmiando anche sulla bolletta.
Ecco alcuni semplici accorgimenti:
• preferire la doccia al bagno
• chiudere l’impianto a monte quando ci si assenta per lunghi periodi in modo da evitare perdite
• non far scorrere a vuoto l’acqua per averla più fresca o mentre non si utilizza
• utilizzare sui rubinetti dei frangiflutti, aumentando quindi la quantità di aria e diminuendo l’acqua
• installare sciacquoni che permettano di i
Allegato – Comunicato Stampa