Nessuna crisi in atto, respinta ogni fantasiosa ipotesi di riduzione dei livelli occupazionali e confermata piena fiducia a MOT.

Alessandria, lì 11 novembre 2024

Facciamo chiarezza. All’inizio del 2024 AMAG S.p.A. ha incaricato la società Moveonteam (MOT) di effettuare una “fotografia” del Gruppo. L’incarico è stato ultimato a metà marzo e ha evidenziato una situazione di grave difficoltà, anche gestionale:

  • Nessun dato economico-patrimoniale era stato reso disponibile agli Amministratori in gran parte dell’anno 2023.
  • Mancanza di un piano industriale pluriennale con strategie definite e obiettivi attesi.
  • Budget annuo redatto solo ad aprile e ridotto ad un mero esercizio contabile.
  • Struttura manageriale insufficiente.
  • Per anni, investimenti insufficienti e poiché le tariffe derivano proprio dal livello degli investimenti, queste via via sono cresciute meno dei costi. Questa è oggi una delle cause principali di alcune scelte strategiche obbligate.
  • Rilevante credito commerciale non incassato nel settore idrico.
  • Numero e costo dei dipendenti notevolmente aumentati negli anni, anche per assorbire le numerose crisi delle aziende comunali.
  • Personale gestito solo amministrativamente e spesso spostato da un’attività a un’altra senza un preciso progetto organizzativo, di crescita professionale e meritocratica.

 

Se non si fosse intervenuti con decisione e si fosse continuato a gestire AMAG come nel passato, oggi non saremmo qui a parlare del suo futuro.

Siamo quindi ancora fortemente impegnati in un profondo processo di ristrutturazione e riorganizzazione avviato a marzo con il fondamentale supporto gestionale e strategico dei Consulenti.

I risultati conseguiti con questa attività, dopo pochi mesi, sono così sintetizzabili:

  • Risultati operativi (EBITDA) della semestrale che determineranno un esercizio 2024 con risultati operativi migliori di quelli del budget, anche per minori costi per circa 4 milioni su base annua (escluso il costo del lavoro).
  • Recupero di crediti idrici per quasi 4 milioni: i crediti non incassati erano circa 16 milioni a fine 2022, circa 15 a fine 2023 e oggi sono scesi a poco più di 11 milioni. Scenderanno ancora.
  • Recupero di altri crediti e, in tariffa, degli interventi idrici straordinari degli anni precedenti, per un totale di circa 3 milioni.

Grazie a questo cambio di rotta non ci sono state ripercussioni sul fronte occupazionale: sia AMAG che l’Azionista di riferimento hanno garantito e ribadito, nell’incontro con le segreterie provinciali CGIL CISL UIL del 7 novembre u.s., che i livelli occupazionali saranno salvaguardati anche in futuro.

È stato avviato un importante processo di formazione e sono stati valorizzati dei giovani meritevoli che in pochi mesi si stanno avviando a ricoprire posizioni apicali. Si è detto basta alle decine di passaggi categoriali e agli aumenti del passato, per lasciar spazio al solo principio meritocratico.

La Direzione di AMAG S.p.A. ritiene perciò inaccettabili i continui attacchi nei confronti degli Amministratori che hanno raggiunto questi risultati.

Il Gruppo AMAG conferma piena stima e assoluta fiducia ai Consulenti, confermando la loro permanenza in Azienda per il tempo necessario a completare il mandato, attualmente svolto tramite una collaborazione a titolo gratuito, salvo il rimborso delle spese di trasferta documentate.

Lo spettro della crisi serve solo ad alimentare incertezza e timori, peraltro infondati, sullo stato attuale e futuro del Gruppo e dei suoi dipendenti. Questo peraltro non risponde all’attuale realtà aziendale e non fa certo il bene né di AMAG né della città, di cui AMAG è un patrimonio importante che ci vede quotidianamente impegnati a migliorare.

LA DIREZIONE DI AMAG SPA

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Gruppo AMAG – Ufficio Comunicazione
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