COMUNICATO STAMPA

L’IMPEGNO DI AMAG AMBIENTE PER LA PULIZIA DELLA CITTA’ DURANTE LE FESTE E LE PROSPETTIVE PER IL 2016

Con le festività, si sa, aumentano i rifiuti. Amag Ambiente intensifica il suo impegno e delinea gli obiettivi per il prossimo anno.

Durante il periodo delle festività Amag Ambiente ha attivato alcuni servizi straordinari per far fronte all’aumento di produzione dei rifiuti che sempre si verifica in questo periodo.

Dalla prima settimana di dicembre quattro operatori al mattino e quattro al pomeriggio effettuano una pulizia accurata vicino alle isole ecologiche stradali, rimuovendo rifiuti e ciuffi d’erba. In occasione delle festività di Natale, Capodanno e Epifania, è stato potenziato il servizio di raccolta differenziata della carta e della plastica. Nella giornata di domenica 27 dicembre sono usciti in via straordinaria cinque monoperatori per svuotare i cassonetti stradali. Anche la raccolta porta a porta del centro è stata rafforzata, anticipandola di un giorno rispetto al calendario normale. Gli operatori hanno effettuato un ulteriore servizio notturno di raccolta.

“Questo programma straordinario durerà fino all’8 gennaio” spiega il Presidente di Amag Ambiente Claudio Perissinotto “Non è però sufficiente a garantire costantemente e ovunque l’igiene e il decoro urbano. Sappiamo dai nostri operatori e dalle segnalazioni dei cittadini che alcuni cassonetti erano saturi di rifiuti, nonostante il nostro maggior impegno. Abbiamo anche registrato un aumento dell’abbandono dei rifiuti vicino ai cassonetti. Ricordiamo che la collaborazione di tutti è fondamentale per garantire la pulizia della città”. I cittadini possono rivolgersi ad Amag Ambiente per il ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti, fino a un massimo di cinque pezzi. E’ sufficiente telefonare al numero verde 800-296096 oppure al centralino 0131223215.

Per maggiori informazione è online il nuovo sito del Gruppo Amag www.gruppoamag.it

“Le prospettive per il 2016 sono incoraggianti – continua l’Amministratore delegato di Amag Ambiente Giuseppe Righetti – Il servizio migliorerà come conseguenza dell’importante riorganizzazione di Amag Ambiente avvenuta nel 2015”.

Innanzitutto, la società sta rinnovando il parco macchine per la raccolta dei rifiuti e per lo spazzamento delle strade, sia manuale che meccanico.

Una maggiore attenzione verrà dedicata allo spazzamento delle strade, venendo così incontro alle esigenze dei cittadini. Il primo passo è stato quello di acquistare quattro spazzatrici e quattro mezzi utilizzati dagli operatori ecologici per la pulizia delle strade. La riorganizzazione dei servizi ha inoltre permesso di potenziare il numero di addetti.

Nuovi obiettivi anche per quanto riguarda la raccolta differenziata. Il contratto di servizio tra Amag Ambiente e il Consorzio di Bacino Alessandrino prevede il raggiungimento di una percentuale del 55% di rifiuti differenziati nel 2016, fino ad arrivare al 70% nel 2020. Attualmente tale percentuale si assesta attorno al 42%.

“Fare bene la raccolta differenziata richiede un piccolo sforzo da parte di tutti per ottenere un grande risultato: trasformare i rifiuti in risorse. Amag Ambiente ‘ci mette la faccia’ e si prende la responsabilità del servizio svolto, i cittadini devono fare la loro parte” conclude il Presidente Claudio Perissinotto.

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Comunicato Stampa

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Gruppo AMAG – responsabilità sociale in azione

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E' indice di una degradazione in atto di materiale organico (quando non derivi direttamente da scarichi industriali) ovvero di inquinamento. Tale composto è di regola assente nelle buone acque profonde. La sua VMA nell’acqua potabile è di 0,500 mg/l.

Il calcio è un elemento molto abbondante ed è presente in molti minerali costituenti la crosta terrestre. Quantità elevate di calcio nelle acque indicano generalmente la provenienza da rocce tipo calcari (carbonato di calcio) e dolomie (carbonato doppio di calcio e magnesio). Quando il tenore di calcio è superiore a 150 mg/l l'acqua può essere definita "calcica". Il calcio è un elemento necessario per la formazione dei denti e del tessuto osseo; le acque calciche sono consigliate sia durante la gravidanza, sia in età avanzata per combattere l'osteoporosi. Anche nel caso di malattie cardiovascolari non ci sono controindicazioni all'impiego di acque contenenti calcio.

Anioni (ioni con carica elettrica negativa) presenti naturalmente nelle acque. I cloruri sono presenti in tutte le acque fluviali, lacustri e sotterranee grazie alla mobilità e solubilità di questo ione. In acque sotterranee, generalmente, si possono riscontrare concentrazioni da pochi mg/l fino a 1000 mg/l; quantità più elevate sono presenti nelle acque che vengono in contatto con rocce evaporitiche (salgemma). La concentrazione di cloro è alta in acque di scarico o acque grezze perché il cloruro di sodio è un elemento comune nell’alimentazione e rimane inalterato durante la digestione. Le acque ricche in ioni cloruro facilitano la secrezione gastrica, ma tendono a diventare aggressive quindi possono danneggiare tubi e strutture di metallo così come piante in crescita. Il VMA per i cloruri nell’acqua potabile è di 250 mg/l.

Esprime la concentrazione dei sali dei metalli alcalino-ferrosi rappresentati soprattutto da calcio e magnesio. Le acque troppo ricche di calcio e magnesio lasciano rilevanti incrostazioni quando vengono riscaldate. L’unità di misura della durezza il grado francese che corrisponde a circa 10 mg/l di carbonato di calcio. Il termine "durezza" è stato usato in passato per quantificare la capacità dell'acqua di causare la precipitazione di composti insolubili di calcio e magnesio dai corrispondenti saponi alcalini usati come detergenti. In origine il concetto di durezza esprimeva quindi la maggiore o minore capacità di produrre schiuma quando ad essa veniva addizionata una certa quantità di sapone: la presenza di calcio e magnesio ne riduce infatti la formazione e quindi limita il "potere lavante" dell'acqua. Per questa ragione nelle macchine per lavaggio vengono impiegati sistemi di "addolcimento" per portare l'acqua a valori di durezza non superiori a 5-10 °F. Vi sono diverse scale di classificazione della durezza delle acque; fra queste si può riportare la seguente:

Si tenga presente che non esiste un valore limite per la durezza né per le acque minerali, né le acque potabili, ma un intervallo consigliato per queste ultime compreso fra 15 e 50 °F a dimostrazione che tutte le persone sane e di qualunque età possono bere acque con tali valori di durezza. Una durezza media o elevata potrà determinare variazione nel gusto dell'acqua, ma non problemi sanitari.

Il fluoro è un elemento indispensabile per l'organismo umano in quanto è un costituente dei denti e delle ossa. I limiti di concentrazione nelle acque sono stabiliti in base ad una valutazione comparata degli apporti di fluoro con l’acqua e con gli alimenti e variano in funzione della temperatura media annuale, che condiziona la quantità di acqua assunta come bevanda. Il limite superiore non deve essere oltrepassato per evitare di andare incontro a fluorosi dei denti (formazione di chiazze scure nella dentatura) e delle ossa. Il VMA per il fluoro nell’acqua potabile è pari a 1,5 mg/

Sono presenti in tutte le acque per conseguenza di fenomeni naturali (in questo caso gli apporti sono sempre molto modesti), ma soprattutto di attività umane. Composti azotati, successivamente trasformati in nitrati, si formano nell'atmosfera per azione delle scariche elettriche. Con la pioggia penetrano nel suolo e raggiungono le acque sotterranee. Altri fenomeni naturali (nitrificazione delle sostanze vegetali) concorrono alla produzione di nitrati. Quantità elevate di nitrati nelle acque sono imputabili all'azione dei fertilizzanti azotati: dopo lo spargimento sul terreno essi vengono dilavati dalle piogge e trasferiti nelle acque superficiali o infiltrati in quelle sotterranee. Sono quindi indice di inquinamento sia per quanto riguarda le acque superficiali sia per quelle profonde. Nelle acque potabili la loro concentrazione non deve superare il valore massimo ammissibile (VMA) di 50 mg/l.

Derivano dalla rapida ossidazione dell’ammoniaca; sono indice di una degradazione in atto di materiale organico ovvero di inquinamento. Tali composti sono di regola assenti nelle buone acque profonde. Nelle acque potabili la loro concentrazione non deve superare il valore massimo ammissibile (VMA) di 0,500 mg/l.

Misura il grado di acidità – alcalinità dell’acqua che può risultare acida (caratteristica dell'aceto e del limone) o basica (caratteristica della soda). Ad esempio l'aceto ha pH (circa) 4, il limone 3, mentre una soluzione di bicarbonato di sodio (circa) 9. Il pH dell'acqua distillata e priva di anidride carbonica disciolta è 7,00 a 25 °C. Questo valore di pH definisce la condizione di neutralità; pH inferiori a 7 indicano condizioni di acidità, superiori di basicità. Valori troppo alti o troppo bassi influiscono negativamente sulla gradevolezza dell’acqua il cui pH ottimale è compreso tra 6,5 e 8,5.

Importante per valutare il grado di mineralizzazione dell’acqua cioè il quantitativo dei sali disciolti. Si tratta di composti di sodio, potassio, calcio, magnesio, di cloruri, solfati e bicarbonato. Talvolta anche i nitrati fanno parte dei componenti principali ma la loro presenza a certi livelli di concentrazione non costituisce un buon segno. Il valore indicato corrisponde alla parte solida che rimane, dopo aver evaporato alla temperatura di 180 °C, un litro di acqua. Le acque troppo mineralizzate oltre ad avere un gusto variabile di salato lasciano eccessive quantità di depositi per evaporazione. Il valore massimo consigliato è pari a 1500 mg/l.

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